Cessione del quinto per invalidi civili

4190

Indice dei contenuti

Gli invalidi civili, pensionati o titolari di stipendio, possono beneficiare di una cessione del quinto a loro dedicata. Grazie a questo particolare piano finanziario, gli importi dovuti sono trattenuti direttamente dalla busta paga o dal cedolino pensionistico. Con l’espressione “pensione di invalidità“ si compendiano diversi tipi di prestazioni erogate dall’Inps. Si tratta in realtà di sussidi diversi l’uno dall’altro, non tutti sono necessariamente compatibili con la cessione del quinto. Sono prestazioni di due categorie:

  • Previdenziale
    Sono quelle connesse a requisiti di contribuzione e anzianità, e possono costituire garanzia in un piano di prestito con la cessione del quinto. Le indennità previdenziali, infatti, sono rapportate all’ammontare dei contributi versati; per questo costituiscono reddito aggredibile.
  • Assistenziale
    Sono le prestazioni connesse alla condizione di salute del richiedente. Queste sono caratterizzate da importi predeterminati; non sono inoltre cedibili.

Vediamo di seguito a quali categorie sono rivolte queste formule di prestito e quali sono le loro caratteristiche.

Invalidità e prestiti: ecco i parametri generali

La cessione del quinto è uno strumento finanziario che può essere sfruttato anche da alcuni soggetti invalidi. Questo al fine di richiedere liquidità anche immediata, a sostegno della propria situazione finanziaria. Per i titolari di prestazioni pensionistiche esistono tuttavia alcune limitazioni, disciplinate dalla Legge. Questi vincoli hanno infatti come discrimine la categoria di appartenenza. Inoltre, la quota cedibile della pensione di invalidità viene stima in rapporto alla pensione, al netto delle trattenute previdenziali e fiscali.

Secondo i disegni di Legge, la rimanente quota della pensione non può essere inferiore all’importo della pensione minima.

La normativa relativa alla cessione del quinto prevede che ogni prestito abbia un tetto temporale di 10 anni. Ogni banca/finanziaria ha inoltre piena facoltà di scegliere fino a che età ammettere un candidato. Ciò significa che l’importo massimo erogabile non è sempre a discrezione del richiedente, ma è funzionale a due principali fattori:

  • Il netto della pensione;
  • L’età del richiedente.

Nel caso in cui la prestazione di invalidità abbia caratteristiche di transitorietà, il prestito non potrà avere data di scadenza superiore alla data in cui è prevista la sospensione dell’erogazione. Ciò vale per un’invalidità non totale, che corrisponde ad un supporto al reddito di natura temporanea.

Quali profili di invalidità sono compatibili con la cessione del quinto?

Innanzitutto bisogna scindere le finalità per cui l’INPS eroga tali prestazioni. La cessione del quinto per gli invalidi civili è, generalmente, compatibile con una richiesta di prestito.
Chi è titolare di una pensione di invalidità può vedersi concesso il capitale, in base al tipo di invalidità attribuita al proprio stato di richiedente. Ovviamente non tutti i casi sono uguali. Persone invalide con situazioni di salute diverse otterranno attestazioni di rischio assai diverse. In parole povere, sia la banca che l’assicurazione formuleranno, documenti medici alla mano, un profilo di rischio del richiedente. Ma in che modo esattamente? Uno dei criteri utilizzati dagli istituti di credito per formulare una stima riguarda ovviamente lo stato di salute del candidato.

Tra le prestazioni escluse figurano:

  • Assegno mensile di invalidità. Questo viene concesso a soggetti con un’invalidità superiore al 67%.
  • Pensione di inabilità civile, fornita a persone aventi invalidità totale.
  • Indennità di accompagnamento, erogata per quei soggetti non autosufficienti.

Verifiche e accertamenti sul credito

Al momento della ricezione della domanda, l’istituto bancario avvia le pratiche di valutazione del merito creditizio del richiedente.
In ragione della particolarità del contesto, questa cessione è aperta anche a coloro che hanno avuto, in passato, problemi di insolvenza.
Quindi anche il cittadino invalido che abbia avuto protesti o segnalazioni circa la regolarità dei pagamenti, può vedersi tranquillamente concesso il prestito mediante cessione.

Il ruolo delle assicurazioni: polizze vita per i richiedenti invalidi

Il via libera finale spetta però alla compagnia assicurativa. Come per le comuni cessioni del quinto, infatti, anche questa formula di credito prevede la stipula di una polizza vita.
Questa, acclusa obbligatoriamente nel pacchetto che il cliente sottoscrive, tutela la banca e la famiglia del debitore. Nel caso in cui il titolare del prestito premuoia, il capitale viene integralmente restituito. Qualora la patologia dovesse aumentare il rischio di decesso, ci si troverebbe infatti di fronte all’impossibilità di rimborsare il capitale erogato.

Non vi sono requisiti normativi standardizzati. Ogni compagnia ha facoltà di scegliere se accettare di assicurare un cittadino invalido e a quale tetto stimare il premio assicurativo.
Nei casi di invalidità più grave, il premio avrà ovviamente un importo proporzionalmente maggiore.

Come richiedere il prestito: le fasi

Per richiedere un finanziamento con la cessione del quinto di stipendio basta produrre pochi documenti:

  1. Copia dei propri dati anagrafici,
  2. Ultimo cedolino della pensione di invalidità percepita,
  3. Comunicazione di cedibilità della propria pensione.

Nell’arco di pochi giorno si ha già un esito. Saranno la banca e l’assicurazione a contattare il candidato per accedere alla documentazione medica dell’invalidità.

La tabella di seguito riportata sintetizza le condizioni salienti per richiedere questa formula di prestito.

Cessione del quinto per titolari di invalidità Condizioni e dati relativi
Documenti necessari Documenti di identità, ultimo cedolino relativo all’invalidità, comunicazione di cedibilità della pensione.
Finalizzazione della spesa No, come per le comuni formule di cessione del quinto.
Tempi di erogazione Nell’arco di 24 ore.
Documenti medici Si. Sia l’assicurazione che la banca chiedono al medico curante di eseguire una visita che certifichi lo stato di salute del richiedente invalido.
Importo massimo erogabile Stimato sulla base dell’importo netto della pensione e dell’età del cittadino.

Quanto costa un prestito con la cessione per un candidato invalido?

Le finanziarie e gli istituti di credito che forniscono i prestiti esplicitano – sia nel contratto sia nel preventivo – il tasso annuo nominale (TAN) applicato sul finanziamento e il tasso annuo effettivo.
Il calcolo di queste due variabili viene formulato prendendo in esame tutti gli addebiti previsti. Tra questi rientrano i costi di istruttoria e le spese relative alla polizza assicurativa.

Certificazioni mediche per attestare il profilo di rischio del richiedente

Chi richiede un prestito o un mutuo è tenuto a fornire tutta la documentazione attestante la sua condizione di salute. Si rende quindi fondamentale una visita medica che attesti le effettive condizioni di salute del soggetto candidato. Generalmente ad emettere il documento è il medico che ha in cura il candidato. E’ sempre lo stesso medico ad occuparsi di compilare l’apposita documentazione richiesta dall’istituto bancario. Il rapporto medico viene supervisionare da esperti per stabilire se concedere la copertura assicurativa.
In caso di esito negativo, non sarà possibile accedere alla cessione del quinto per invalidi civili.

Gli accertamenti in merito alla patologia vengono effettuati mediante perizie mediche, richieste congiuntamente dalla banca e dall’assicurazione.
La visita non è affatto discrezionale, ma obbligatoria, in aderenza ai disegni di Legge. La visita rappresenta infatti uno dei pilastri su cui l’assicurazione è in grado di formulare le proprie garanzie.

Cessione del quinto per invalidi civili: la classificazione dell’Inps

L’iNPS ha distinto due diversi profili di invalidità:

  1. Invalidità ordinaria. Questa tipologia è contraddistinta dalla sigla IO.
    L’assegno ordinario di invalidità viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti e autonomi con una infermità di tipo fisico o mentale. Per questo hanno l’opportunità di vedersi riconosciuti i requisiti contributivi.
  2. Invalidità civile (sigla INCIV). E’ una prestazione assistenziale: non ha alcuna subordinazione ai requisiti per la contribuzione.
    Comunemente si parla anche di pensione erogata dall’Inail. Di fatto la prestazione equivale a una rendita.

Pensione Inail: una terza via per accede al credito

Per le persone gravate da un’invalidità e che desiderino accedere al credito esiste infine una terza via. Quale?Si tratta della rendita concessa dall’Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro). Si tratta, diversamente dalle altre due tipologie, di un risarcimento rivolto al lavoratore che abbia subito danni irreversibili che possano aver leso la sua integrità psicofisica. Questa sua situazione è ragione dell’impossibilità a proseguire nello svolgimento della propria professione. La rendita concessa dall’Inail non può essere ceduta o tassata. Essa non può inoltre divenire oggetto di pignoramenti nè tantomeno può essere congelata (come il TFR per i lavoratori), nè sequestrata.

Pensioni di invalidità Inps ed Inail: due prestazioni a confronto

É bene formulare un confronto delle due tipologie, così da sapere come meglio agire nell’iter di richiesta di cessione del quinto. L’unica tra le due tipologie di prestazione che dia accesso alla cessione del quinto è, nel caso degli invalidi civili, l’invalidità di tipo ordinario.