Cessione del quinto: tutto sui tassi d’interessi e migliori offerte al miglior tasso

Il prestito con cessione del quinto è particolarmente amato dagli italiani perché presenta delle modalità di restituzione che gli istituti di credito considerano maggiormente sicura e di conseguenza viene concesso più facilmente. Alla base del suo successo vi è quindi la trattenuta che avviene direttamente sulla busta paga del lavoratore, come stabilito dalla normativa vigente.

Detto ciò, ogni prestito con cessione del quinto resta un prodotto finanziario e come tale deve essere accuratamente soppesato e valutato, perché soggetto a dei tassi d’interesse. Oggi il mercato offre un’infinità vastissima di prestiti con cessione del quinto e alcuni differiscono appunto nei loro tassi d’interesse. In questo articolo vedremo come valutare accuratamente questi parametri e alcuni esempi.

Per prima cosa occorre ricordare che la Banca d’Italia ogni tre mesi pubblica i tassi d’interesse medi applicati a questa tipologia di prestito. Questo dato ci fornisce un parametro importantissimo per confrontare l’eventuale convenienza di un prestito con cessione del quinto erogato da un determinato istituto di credito e per valutarne la regolarità. In base a tale dato vengono anche determinati i tassi “legali” e quelli che verrebbero considerati “usura”. Quindi possiamo dire che attorno al lavoro della banca d’Italia ruota poi tutto l’operato del settore.

Andamento dei tassi d’interesse

Se volessimo tracciare una forbice teorica, potremmo affermare che in generale i tassi d’interesse oscillano da un minimo del 5% ad un massimo del 9%. Si tratta di una forbice quindi molto ampia. Occasionalmente si sono visti anche tassi leggermente inferiori al 5%, si tratta però di rare eccezioni. Ovviamente in questo frangente non ci stiamo riferendo a particolari categorie del settore pubblico, che dispongono di tassi agevolati.

Solo per fare un esempio in questo ultimo periodo Intesa Sanpaolo si è collocata sul mercato con un tasso del 6,95%,  Unicredit con un 5,50% e BNL con il 5,66%. In ogni caso i tassi d’interesse possono variare spesso, anche all’interno di una stessa banca, in base anche all’affidabilità creditizia offerta dal richiedente.

I dipendenti del settore privato, soprattutto se lavorano per piccole aziende, sono solitamente soggetti ad interessi più alto. Questo purtroppo è dovuto al fatto che la loro occupazione è ritenuta meno stabile e sicura rispetto ad un dipendente pubblico. Si tratta certamente di una logica molto opinabile, visto che ogni prestito con cessione del quinto è obbligatoriamente accompagnato da una polizza assicurativa che ne copre il rischio vita e occupazionale. Tuttavia purtroppo al momento questo è quanto previsto da tutti gli istituti di credito.

Caratteristiche dei tassi d’interesse

Il tasso d’interesse a cui solitamente si fa riferimento è il TAN, ovvero il solo tasso di interesse annuo nominale. Si tratta di un parametro ovviamente molto importante ma sicuramente non è l’unico parametro da tenere in considerazione. Solo per citare un esempio è importantissimo valutare anche il costo della polizza assicurativa, che come detto in precedenza è obbligatoria. Quest’ultima in passato ha portato all’apertura di numerosi contenziosi, in quanto può far notevolmente lievitare il costo del finanziamento.

I migliori tassi d’interesse annui potrebbero quindi essere inquadrati in quelli compresi tra il 5% e il 7%. Può infatti accadere che un prestito con TAN al 7% sia migliore di uno con TAN al 5%. Questo perché le spese accessorie potrebbero essere più basse nel primo caso, rispetto al secondo. Per questa ragione è importantissimo valutare sempre anche il TAEG che offre un parametro relativo al costo globale dell’operazione. Questo tasso infatti tiene in considerazione sia il tasso, sia le spese legate al prestito su base annua.

Abbiamo quindi imparato che è fondamentale valutare sempre anche il TAEG, oltre al TAN. Nel caso in cui un istituto di credito o una banca non inserissero il costo assicurativo all’interno del TAEG, starebbe violando la normativa e questo permetterebbe al debitore di presentare un ricorso. Si tratta di un’ipotesi remota, di cui il cliente può comunque sempre accertarsi in fase di valutazione.

Infine il dato del TAEG può quindi facilmente essere valutato con quello pubblicato dalla Banca d’Italia ogni tre mesi. In modo da verificare quanto lontano si collochi il prestito in questione dal cosiddetto tasso d’usura. Attualmente, per fare un esempio, la Banca d’Italia ha pubblicato il TAEG medio per la cessione del quinto in un TAEG dell’11,45% per importi fino a 15 mila euro e del 9,33% per importi oltre i 15 mila euro. Da ciò possiamo quindi ricavare che il tasso che rappresenta la soglia con l’usura è del 18,3125%, per quanto concerne i prestiti fino a 15 mila euro e del 15,6625% per i prestiti oltre i 15 mila euro.

Migliori offerte del momento

Non resta quindi che analizzare quelle che possono essere le migliori offerte attualmente presenti sul mercato, in termini di TAEG. Occorre però precisare che questi dati che leggerete di seguito, rappresentano soltanto una simulazione puramete approssimativa. Questa è stata calcolata sulla base di un occupato medio del settore privato, che percepisce uno stipendio netto mensile di mille e quattrocento euro e che dispone di un contratto a tempo indeterminato. Ovvero tarata su uno stipendio medio italiano.

In questo momento spicca il prestito con cessione del quinto offerto da Pitagora che si colloca sul mercato creditiziocon un TAEG del 6,95%; BNT Banca presenta un TAEG del 7,68%Credit Online del 7,73%, Eurocqs Gruppo Bancario Mediolanum dell’8,72%Findomestic del 8,75%.

Occorre notare attentamente che in questa sezione abbiamo valutato i prestiti per il loro TAEG, come è opportuno fare. In precedenza, quando si trattava di spiegare le caratteristiche dei tassi, avevamo preso come esempio alcune banche molto famose e il TAN da loro offerto. Tuttavia è sempre importantissimo fare riferimento al TAEG, come abbiamo ben spiegato in questo articolo.

In conclusione è consigliabile avvalersi di un comparatore per individuare le migliori offerte attualmente presenti sul mercato. Una volta fatta questa operazione potrebbe comunque essere una buona idea quella di recarsi fisicamente in una o più banche per richiedere dei preventivi. Questo permetterà di comparare le varie soluzioni, andando ad individuare quella che offre il TAEG più basso in base alle circostanze del richiedente. Il TAEG offerto andrebbe sempre comparato con quello medio indicato dalla Banca d’Italia ed è importantissimo non limitarsi mai ad un preventivo unico.