Cessione del quinto per consolidamento debiti

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Siete alla ricerca di un prestito con cessione del quinto per consolidamento dei debiti? Nel linguaggio finanziario solitamente si parla di consolidamento dei debiti quando un prestito offre la possibilità di ripagare tutti i finanziamenti contratti in precedenza. Si tratta di un’operazione che in alcune situazioni può risultare molto efficace, in quanto in un’unica soluzione consente di ridurre le rate da pagare.

In questo articolo vedremo quindi come è possibile ottenere una riduzione dei pagamenti mensili, aggiungendo una liquidità che vada a coprire i prestiti in corso e possibilmente ad eliminare i debiti pregressi. Per questa ragione si parla di consolidamento dei debiti, visto che in questo modo il debitore va a consolidare la propria realtà debitoria. Vediamo quindi come è possibile accorpare tutti i debiti in un’unica soluzione, attraverso un nuovo prestito con cessione del quinto.

Efficacia del consolidamento

Il consolidamento dei debiti pregressi si adatta perfettamente alle modalità di restituzione previste dal prestito con cessione del quinto. Questo prestito infatti viene così chiamato in base alla sua rata di restituzione, che viene fissata nella misura di un quinto dello stipendio o dell’assegno pensionistico. Si tratta di una tipologia di credito regolata dal DPR 180 del 1950, il quale stabilisce la possibilità che il datore di lavoro trattenga al lavoratore un quinto dello stipendio, direttamente nella busta paga.

Il consolidamento per presentare un reale vantaggio deve poter offrire una riduzione della rata mensile. Questo è possibile mediante un aumento del piano di ammortamento o sottoscrivendo condizioni migliori rispetto alle precedenti. Il prestito con cessione del quinto infatti può essere anche allungato, fino ad un massimo di 120 rate, per abbassare l’importo mensile e coprire l’estinzione dei finanziamenti precedenti.

Il consolidamento dei debiti è una tipologia di prestito non finalizzato, ovvero per cui il soggetto che ne fa richiesta non è tenuto ad apportare una motivazione valida. Si tratta quindi di un prestito con cessione del quinto che non ha bisogno di una documentazione particolare ma saranno sufficienti i “soliti” documenti necessari per presentare la domanda. Questi prevedono un documento in corso di validità, copia del contratto lavorativo o del certificato di stipendio e le ultime due buste paga.

Saldo dei debiti pregressi

Affinché il prestito con cessione del quinto risulti efficace, il richiedente dovrà saldare tutti i debiti pregressi. Solo in questo caso infatti si verrebbe a creare la possibilità di ottenere un risparmio mensile e delle migliori condizioni di restituzione. Spetterà al cliente stesso, una volta ricevuta la liquidità del nuovo prestito, andare a chiudere i precedenti finanziamenti in corso.

Solo al termine di questa fase di liquidazione dei debiti pregressi, sarà possibile avere una sola rata di restituzione e quindi un reale consolidamento. In alcuni particolari casi il piano di ammortamento potrebbe essere prolungato anche per più di dieci anni, questo ridurrebbe sensibilmente il costo della rata mensile. Prima di propendere per una soluzione simile è comunque sempre consigliato valutare attentamente i costi accessori, gli interessi applicati e l’incidenza della polizza assicurativa.

Ogni prestito con cessione del quinto infatti prevede obbligatoriamente la presenza di una polizza assicurativa. Questa serve per coprire il rischio vita e il rischio di perdita del lavoro. I preventivi dovrebbero sempre includere il costo dell’assicurazione. Quindi riepilogando, i fattori che renderanno veramente effettivo il consolidamento sono tre:

  • la richiesta di più preventivi appositamente studiati sulla base delle circostanze del debitore;
  • la liquidazione del nuovo prestito con cessione del quinto in un’unica soluzione;
  • l’impiego di questo capitale per estinguere tutti i debiti pregressi;

Consolidamento dei debiti, cosa valutare attentamente

Come ogni operazione finanziaria deve essere assolutamente ben ponderata per valutarne la reale convenienza. Per prima cosa il tasso d’interesse del prestito con cessione del quinto per consolidamento, deve essere inferiore al tasso applicato alla somma di tutti i precedenti finanziamenti che si andrebbero ad estinguere. Questi infatti possono essere anche numerosi, nel caso di piccoli prestiti, oppure anche soltanto uno.

La rata di restituzione deve poi risultare ovviamente più bassa rispetto alla somma di tutte le precedenti rate di restituzione. Anche questa è una condizione essenziale per giustificare il nuovo prestito. Nei casi più estremi questo prestito rappresenta anche una vera e propria difesa dal rischio di insolvenza ed è l’unica soluzione possibile per non intaccare la propria affidabilità e finire nell’elenco dei cattivi pagatori.

Sempre in casi eccezionali potrebbe essere richiesto anche il cosiddetto “doppio qiunto” ovvero il 40% della retribuzione mensile. Ovvero alcuni pensionati o lavoratori con contratto a tempo indeterminato potrebbe usufruire di un prestito che abbia una rata globale di restituzione pari a due quinti dello stipendio.

Consolidamento, requisiti e considerazioni finali

I requisiti per accedere ad un prestito per consolidamento mediante cessione del quinto, solitamente sono gli stessi previsti per la concessione di un normale prestito. Tuttavia l’accantonamento di un buon TFR, solitamente almeno pari a 6 anni è molto importante perché rappresenta una buona garanzia per l’ente che concede il prestito.

Quando si richiede un preventivo per un prestito per consolidamento è importante presentare, oltre alla documentazione attestante lo stato lavorativo e contrattuale, anche i contratti dei finanziamenti da estinguere. In questo modo potranno essere attentamente valutati i tassi d’interesse dei precedenti finanziamenti. Molto importante sarà anche la valutazione degli eventuali costi derivanti dall’estinzione delle varie polizze assicurative. Spesso infatti purtroppo queste differiscono dal prestito e sono considerate “a sé stanti” dal finanziamento. Una condizione molto dibattuta e probabilmente ingiusta ma stabilita dal contratto assicurativo e quindi obbligatoria da rispettare. Estinguere un finanziamento infatti non sempre significa anche estinguere la polizza ad esso collegato. Sé da una parte questo significa poter ricevere il rimborso relativo al periodo non goduto, dall’altra comporta un costo di recessione. Solitamente il costo da pagare è sempre più alto rispetto al beneficio dovuto al periodo non goduto.

Tirando le somme è quindi importante richiedere più preventivi, al fine di individuare un prestito con cessione del quinto che permette di usufruire di un reale e positivo consolidamento. Ciò si tradurrà in una diminuzione della rata mensile e, in alcuni casi, anche in un positivo calo degli interessi da pagare. Per l’individuazione del preventivo migliore sarà molto utile valutare il TAEG dei prestiti proposti dai vari istituti di credito.