Indice dei contenuti
- Cessione del quinto per i dipendenti delle cooperative
- Cessione per dipendenti di cooperative con insolvenze a carico
- Cessioni e cooperative: quali differenze rispetto al prestito per i privati?
- Cessioni e cooperative: i vantaggi e le difficoltà
- Le condizioni per l'accesso al credito: tutti i dettagli
- Quali documenti bisogna produrre per l'accesso al capitale?
- Conclusioni e valutazioni in merito alla cessione per cooperative
Con la formula della cessione del quinto anche i dipendenti di cooperative potranno ottenere un finanziamento per qualsiasi loro spesa. Scegliendo questo prodotto finanziario essi potranno accedere ad importi fino ad un tetto di 50.000 euro.
Chiariamo subito che la cessione per i dipendenti delle società cooperative è si possibile, ma le condizioni possono variare da caso a caso. Le cooperative non sono infatti valutate dagli istituti di credito come realtà granchè solide sotto il profilo patrimoniale.
Per questo motivo, anche di fronte a contratti di lavoro consolidati, posso essere richieste ulteriori garanzie.
Cessione del quinto per i dipendenti delle cooperative
Sulla carta, i dipendenti delle le cooperative hanno facoltà di accedere al capitale con una certa tempestività, come i lavoratori a tempo indeterminato di più grandi società.
Con questa particolare formula di prestito, i lavoratori potranno dedicare una fetta del proprio stipendio al finanziamento di un acquisto importante. In questo modo non saranno necessarie lunghe attese agli sportelli.
La cifra potrà essere potrà essere impiegata per l’acquisto di beni di diversa tipologia.
La somma finanziata verrà erogata necessità di ulteriori garanzie; non sarà inoltre richiesto di dimostrare l’avvenuto investimento.
Come per altre cessioni, anche quella per i dipendenti delle cooperative prevede che la rata non superi il 20% della busta paga.
La quota da corrispondere mensilmente rimane stabile per la durata del contratto.
Il tempo di rimborso può variare, a discrezione dell’interessato, da un anno ad un massimo di dieci.
Richiedere un prestito per un dipendente coop. è solitamente semplice. Contattando un istituto di credito, o addirittura con modalità “on-line“, sarà possibile ricevere rapidamente una proposta.
La tabella riportata di seguito esemplifica le condizioni precedentemente riportate:
Dati relativi alla cessione del quinto per lavoratori delle cooperative | Valori relativi |
---|---|
Rata | Costante per tutta la durata del rapporto finanziario |
Possibilità di accesso al credito se protestati | Si, se si ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato. In alcuni casi varrà chiesto il Tfr come garanzia. |
Possibilità di cumulo con altre situazioni debitorie | Si, ricalcolando eventualmente la rata. |
Documentazione richiesta al titolare del reddito. | Documento d’identità, codice fiscale e copia dell’ultima busta paga. |
Cessione per dipendenti di cooperative con insolvenze a carico
La concessione del prestito per i dipendenti delle cooperative è possibile anche in presenza di altri finanziamenti. In alcuni casi anche il dipendente di cooperativa avente un cattivo profilo finanziario potrà avere accesso al credito.
Sarà possibile ottenere ulteriore liquidità anche se si è segnalati al Crif oppure ci si trovi con un progresso di insolvenza.
Cessioni e cooperative: quali differenze rispetto al prestito per i privati?
La cessione del quinto, nel caso delle cooperative, può rappresentare una rapida via di accesso al capitale, ma non è un processo affatto scontato.
Se infatti i documenti da richiedere sono pochi e le garanzie abbastanza ridotte, la situazione può sensibilmente mutare da caso a caso. A differenza di quanto accade per i dipendenti di società srl ed spa, i dipendenti delle cooperative, pur in possesso dei necessari requisiti, si possono ritrovare con la richiesta respinta.
La ragione è dettata dal fatto che banche e società finanziarie non sempre ritengono le cooperative realtà finanziariamente solide.
Cessioni e cooperative: i vantaggi e le difficoltà
Affinchè il titolare della cooperativa possa scorporare il quinto dallo stipendio del proprio dipendente, è necessario che egli stesso sia valutato dalla banca come un soggetto economicamente forte.
Le condizioni per l’accesso al credito: tutti i dettagli
I dipendenti delle cooperative possono richiedere, in aggiunta alla cessione, anche un prestito personale.
In questi casi non esiste il vincolo della quota cedibile ed è possibile ottenere cifre anche piuttosto elevate. Con i prestiti personali infatti ciò che conta è che la richiesta sia allineata alle proprie risorse economiche.
In questo caso è esiziale non avere pignoramenti in essere o, peggio, avere una segnalazione al registro dei cattivi pagatori.
Quali documenti bisogna produrre per l’accesso al capitale?
Per richiedere un prestito tramite la cessione del quinto i dipendenti delle società cooperative devono presentare alcuni documenti, elencati di seguito:
- Il proprio documento d’identità,
- Il codice fiscale;
- L’ultima busta paga.
Questo per quanto concerne i contratti di lavoro a tempo indeterminato.
Per quelli a tempo determinato è invece necessario che la durata del prestito non superi quella del proprio contratto.
In caso non sia così si rende necessaria l’intercessione di un garante. Una via alternativa al garante (o fideiussore), si può disporre il proprio trattamento di fine rapporto come garanzia di deposito.
Anche nei casi sopracitati i dati relativi ai tassi d’interesse restano invariati:
- TAN (tasso annuale nominale);
- TAEG (tasso effettivo globale). Esso comprende tutti i costi del prestito, quali spese d’istruttoria della pratica e spese relative alla gestione. In questo caso la copertura assicurativa è facoltativa.
Non da ultimo, sovente le banche e le finanziarie offrono altri prodotti convenzionati con l’istituto.
Conclusioni e valutazioni in merito alla cessione per cooperative
La cessione del quinto rivolta ai dipendenti delle cooperative è sì una strada percorribile, ma, come abbiamo visto, le condizioni non sempre risultano agevoli.
Scegliendo questa formula finanziaria il lavoratore può arrivare a pagare tassi d’interesse globali piuttosto elevati.
Una via alternativa è costituita dai prestiti personali finalizzati. Questi sono solitamente offerti direttamente dal venditore a condizioni agevolate, possono inoltre essere finalizzati acquisti specifici. Scegliendo questa strada il lavoratore potrà ad esempio sfruttare il capitale per finanziare l’acquisto di una nuova autovettura. O ancora potrà investire il fondo per l’acquisto di un elettrodomestico o per finanziare una ristrutturazione.