Indice dei contenuti
- Come funziona il prestito con cessione del quinto?
- A chi rivolgersi
- La domanda
- Esempio di prestito
- I vantaggi
La cessione del quinto NoiPA è un tipo di finanziamento rivolto ai dipendenti statali e pubblici. Tale prestito si rivolge, infatti, sia a chi lavora in un ministero, sia a chi è impiegato a scuola. Per essere ancora più chiari: questo tipo di finanziamento può essere richiesto da un professore di un istituto superiore così come da una maestra della scuola primaria e dell’infanzia o anche dal personale Ata e da chi lavora all’interno della segreteria di un plesso scolastico.
Ma perché scegliere questo prestito con cessione del quinto? Ci sono vantaggi in particolare? Nel corso di questo articolo scopriremo i benefici destinati ai dipendenti statali e pubblici che hanno necessità di liquidità. I tassi applicati sono molto bassi perché il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha sottoscritto una convenzione con gli istituti finanziari. I tempi di erogazione del capitale risultano, inoltre, molto veloci. Restate sintonizzati per approfondire la questione!
Come funziona il prestito con cessione del quinto?
A tutti nella vita può capitare di aver bisogno di credito per affrontare le spese quotidiane o magari situazioni urgenti che spesso si possono registrare in famiglia. Ecco allora che un prestito con cessione del quinto può essere considerato una soluzione quando ci si rivolge alla categoria degli insegnanti. Ristrutturare casa, cambiare la macchina, affrontare le spese del matrimonio dei figli: questi sono i motivi principali per cui si fa richiesta di un finanziamento.
Con la cessione del quinto non è necessario giustificare la spesa che si andrà ad affrontare. Inoltre le condizioni sono vantaggiose e il rimborso avverrà direttamente mediante una trattenuta in busta paga.
Gli insegnanti, così come tutti coloro che lavorano all’interno della scuola, possono beneficiare di questo finanziamento con cessione del 20 per cento dello stipendio percepito ogni mese.
A fungere da garante nei confronti dell’istituto bancario o finanziario che eroga il finanziamento è il ministero della Pubblica Istruzione.
A chi rivolgersi
Se un insegnante decide di sottoscrivere un finanziamento con cessione del quinto dovrà rivolgersi ad una banca o ad una finanziaria che risulti accreditata presso la Banca d’Italia. Nel momento in cui la richiesta viene accolta, allora si autorizza pure il rimborso mediante una rata mensile che prevede un prelievo di un quinto della retribuzione.
Non si può andare oltre il limite massimo del 20% secondo quando previsto dalla legge. L’ammontare complessivo del prestito viene calcolato proprio tenendo conto di questa rata che dovrà essere pagata ogni mese. La durata di questa forma di finanziamento può essere compresa tra i 24 e i 120 mesi. Non è possibile, infatti, che prestiti con cessione del quinto possano durare meno di 2 anni o anche più di 10 anni.
Con il prestito con cessione del quinto per insegnanti è il Ministero dell’Istruzione ad occuparsi di trattenere le rate dalla busta paga, recapitando il denaro dovuto all’istituto bancario.
Questa tipologia di finanziamento inoltre presenta tassi vantaggiosi e fissi. Ciò significa che non ci saranno cambiamenti durante tutta la durata del prestito e dunque nessun incremento della somma che bisognerà pagare all’istituto bancario o alla finanziaria.
La domanda
La domanda per la cessione del quinto per insegnanti va inoltrata direttamente all’istituto di credito. Bisogna compilare la documentazione e presentare la carta d’identità in corso di validità, il codice fiscale o la tessera sanitaria e la busta paga. Un docente che decide di sottoscrivere questa forma di finanziamento non dovrà affatto giustificare la richiesta di denaro. Non si tratta, infatti, di un prestito finalizzato: ognuno può decidere di spendere il capitale erogato nel modo in cui desidera.
Nel momento in cui la domanda viene accolta, verrà trattenuto ogni mese il 20 per cento dello stipendio che sarà poi trasmesso all’istituto di credito e non all’insegnante beneficiario del finanziamento. La procedura per accedere a questo prestito con cessione del quinto non è complessa. Molto rapidi anche i tempi. E’ chiaro che prima della risposta venga effettuata una verifica della documentazione presentata e dei requisiti del richiedente. Dopo qualche giorno – se la domanda è corretta – ci si prepara a sottoscrivere il contratto. Pure i cattivi pagatori possono avere accesso a questa tipologia di prestito con la formula della cessione del quinto. Sarà il contratto di lavoro ad assicurare all’ente che eroga il prestito la modalità del rimborso. Nel caso, infatti, si registrassero problemi di insolvenza, la banca o la società finanziaria potranno fare ricorso al Tfr del docente (Trattamento di fine rapporto).
Non ci sono problemi per accedere al prestito con la formula della cessione del quinto anche per gli insegnanti che intanto hanno altri finanziamenti in corso. L’unica cosa che conta è che l’insegnante possa dimostrare di essere in grado di pagare le rate nel tempo previsto dal contratto.
Esempio di prestito
I vantaggi
Il doppio quinto è una tipologia di finanziamento che presenta molte affinità con il prestito con cessione del quinto. Nell’ultimo caso, infatti, la rata mensile non può essere superiore ad un quinto dello stipendio netto percepito dall’insegnante: la rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga. Nel caso invece del doppio quinto la rata mensile può arrivare a raggiungere fino ai 2/5 della retribuzione mensile del docente. Si tratta di un tipo di finanziamento – sempre non finalizzato in quanto non bisogna fornire giustificazioni per le spese – che risulta ideale per chi ha bisogno di maggiore liquidità rispetto alla somma che solitamente viene erogata con il classico prestito con cessione del quinto.
Con il doppio quinto la rata è sicuramente più alta. Questo prestito, caratterizzato dalla cessione dello stipendio fino al 40 per cento, è infatti rivolto a chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Gli insegnanti possono, dunque beneficiare della cessione del quinto tradizionale, dove viene trattenuta una rata mensile che non può superare 1/5 della busta paga, e di un altro tipo di prestito personale, come ad esempio, il prestito delega. In questo modo si può ottenere maggiore liquidità e si adeguano rate e tempi in modo che non ci siano difficoltà di alcun genere.
Per fare richiesta del prestito con cessione del quinto è necessario avere 18 anni. L’età massima è invece fissata a 65 anni. Inoltre è necessario che i docenti abbiano un contratto a tempo indeterminato affinché la loro richiesta possa essere accolta. Tra i documenti che bisogna presentare, all’atto della richiesta, oltre a carta d’identità, busta paga e codice fiscale, c’è anche il certificato di servizio. Si tratta di una tipologia di prestito sicuramente vantaggiosa per chi insegna sia per i tassi, che risultano più bassi rispetto ad altre forme di finanziamento, che per le spese accessorie. Con la cessione del quinto, in base anche alla banca o alla finanziaria a cui ci si rivolge, è possibile ottenere anche prestiti più consistenti pari ad esempio a 50mila euro o più.
E’ possibile anche usufruire – se necessario – dell’opzione dell’estinzione anticipata del finanziamento. Occhio in questo caso alle spese accessorie che potrebbero essere più elevate.