Prestito con cessione del quinto per ristrutturazione casa

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Se avete deciso di ristrutturare la vostra casa ma non avete la somma di denaro necessaria per affrontare un lavoro di questo tipo, potete optare per la scelta di un finanziamento che possa consentirvi di cominciare i lavori senza troppe preoccupazioni finanziarie. Un’ottima soluzione a questo problema economico può essere quella di scegliere il prestito con cessione del quinto.

Qualsiasi abitazione dopo molti anni necessita di essere ristrutturata e rinnovata nel suo stile e nel suo funzionamento. Molte persone oggi decidono di ridare una nuova vita alle proprie case senza però dover avere il pensiero di non possedere abbastanza denaro per far fronte a tutte le spese coinvolte. Come sappiamo, infatti, ristrutturare una casa non è cosa da poco ma implica molte spese e diversi costi, previsti e imprevisti, che sono inevitabilmente legati al rinnovo di un immobile.

Se si pensa che la ristrutturazione comprende tanto il lato architettonico dell’immobile quanto quello relativo all’impianto idraulico ed elettrico, possiamo renderci conto di quanto possa arrivare a costare una ristrutturazione completa di un appartamento medio grande o di altre dimensioni.

Per questo motivo esistono dei prestiti direttamente rivolti a questo genere di operazioni legate alla ristrutturazione o al restauro di una abitazione. Uno fra questi è il prestito con cessione del quinto, una tipologia di finanziamento pensata per tutti coloro che possiedono una busta paga o un contratto di lavoro a tempo indeterminato, tale da permettere di ottenere un prestito siffatto senza troppi problemi.

Quali sono le condizioni di un prestito con cessione del quinto per la ristrutturazione di un immobile? In questo articolo consideriamo tutto ciò che c’è da sapere su questo finanziamento.

Caratteristiche generali di un prestito con cessione del quinto per ristrutturazione

Il prestito con cessione del quinto è una tipologia di finanziamento rivolta a tutto coloro che possiedano un contratto a tempo determinato, una busta paga o comunque un fisso mensile stabile e solido che possa garantire il rimborso di un finanziamento concesso. La banca, infatti, deve poter fare affidamento su uno stipendio mensile di almeno 500 euro per poter concedere il prestito senza troppi rischi.

Certamente, in base alla situazione economica del richiedente, l’ente di credito provvederà a stanziare una cifra che possa essere scalata direttamente dallo stipendio fisso. L’importo mensile della rata di rimborso del prestito non può essere di oltre il 20% dello stipendio mensile, ovvero non potrà essere superiore di 1/5 della busta paga. Per questo motivo il prestito prende il nome di cessione del quinto, ovvero di 1/5 dello stipendio. 

Questo aspetto è fondamentale per stabilire la cifra massima che può essere concessa al cliente, in base a quanto egli percepisce mensilmente. Ciò significa che il denaro concesso dovrà essere proporzionato alle possibilità del richiedente nel pagamento del rimborso.

Per un finanziamento finalizzato alla ristrutturazione della propria abitazione la soglia di importo che può essere concesso da una finanziaria può variare dai 2.500 euro fino a 75 mila euro.

Certamente, come abbiamo detto, la cifra erogabile verrà stabilita a partire dall’analisi finanziaria della busta paga del cliente e della sua possibilità di far fronte al rimborso del debito.

Chi può richiedere questo tipo di prestito

Il finanziamento con cessione di quinto finalizzato alla ristrutturazione della propria abitazione può essere richiesto da tutti quegli utenti che, come abbiamo detto, dispongono di uno stipendio mensile o di una pensione solida. Le categorie di richiedenti sono:

  • Dipendenti statali
  • Dipendenti pubblici
  • Dipendenti parastatali
  • Dipendenti ministeriali
  • Dipendenti di aziende
  • Pensionati

Riguardo quest’ultima fascia di utenza, ovvero quella relativa ai pensionati, bisogna ricordare che c’è un limite massimo di età per poter richiedere il finanziamento. Questa soglia massima, infatti, è direttamente collegata alle tempistiche del rimborso. Pertanto, un pensionato che voglia richiedere un prestito con cessione del quinto per restaurare la propria abitazione, non potrà avere più di 86 anni di età.

Particolarmente interessante, inoltre, è il fatto che questa tipologia di finanziamento può essere concessa anche a tutti coloro che sono stati indicati come cattivi pagatori o protestati. L’importante, è che, come abbiamo detto, questi ultimi dispongano di una busta paga e delle garanzie necessarie richieste che valuteremo nel corso dell’articolo.

Quali documenti bisogna presentare per ottenere un finanziamento con cessione del quinto

Come sappiamo ogni finanziamento prevede dei documenti da presentare alla banca o all’ente di credito per vedersi riconosciuto il prestito. Per un finanziamento con cessione del quinto è necessario disporre dei seguenti documenti:

  • La carta d’identità
  • Il codice fiscale
  • L’ultima busta paga o l’ultimo cedolino della pensione
  • Il modello CUD
  • Se invece si è pensionati è necessario fornire il modello Obis

Come possiamo vedere, oltre ai documenti di riconoscimento, è fondamentale presentare tutti i documenti relativi alle proprie entrate mensili, sia se si tratta di lavoratori, sia se si tratta di pensionati. I dati circa la pensione o la busta paga, infatti, consentono alla banca o all’ente di credito di poter stabilire un piano di finanziamento e un relativo piano di ammortamento idoneo alla situazione del cliente.

È bene sapere, inoltre, che questo genere di prestito per ristrutturazione può essere richiesto anche a un cittadino extracomunitario. In questo caso oltre ai documenti sopracitati, egli dovrà presentare anche il permesso di soggiorno che attesti la data di ingresso in Italia.

Tempi di erogazione e di attesa

Una delle domande più frequenti su un prestito con cessione del quinto finalizzato al restauro della propria abitazione, è quella relativa ai tempi di erogazione del denaro e alla durata complessiva del prestito. Quanto tempo bisogna attendere per ottenere il denaro necessario? E quanto dura il piano di rimborso del debito? Di certo, le questioni relative alle tempistiche sono rilevanti per stabilire se un prestito di questo genere possa fare o meno al caso proprio.

Per quanto riguarda l’attesa per l’erogazione del denaro, i tempi non sono particolarmente lunghi. A tal proposito, è necessario sapere che prima di ottenere la somma desiderata, la banca deve analizzare nel dettaglio tutti gli aspetti circa la situazione economica del cliente, al fine di stabilire il piano finanziario e di ammortamento può adatto.

Dopo aver verificato i requisiti del soggetto, la somma del prestito può essere concessa entro una o due settimane.

Come possiamo notare, i tempi di attesa sono piuttosto rapidi, perciò chi intende cominciare i lavori di restauro al più presto, deve tener conto di questo lasso di tempo per presentare la domanda in tempi utili ai propri progetti e alle proprie esigenze.

Per quanto riguarda il pagamento delle rate e il saldo completo del debito, i tempi possono essere variabili. Diciamo che, in generale, la durata media di un prestito con cessione del quinto può durare dai 24 ai 120 mesi.

Nel caso di mutui finalizzati al rinnovamento di un immobile, con somme di denaro tendenzialmente basse, è possibile rimborsare completamente il debito anche in soli 12 mesi.

Coloro che vogliano usufruire dell’estinzione anticipata, invece, devono sapere che sono previsti dei costi leggermente più alti che prevedono il pagamento di quegli interessi che erano già stati considerati precedentemente nel piano complessivo del rimborso.

Un interessante vantaggio per una più celere estinzione del prestito è quella riservata ai dipendenti pubblici. È prevista per il loro caso, la possibilità di farsi trattenere il 50% in più sul 20%  dello stipendio mensile relativo alla cessione del quinto. In questo modo le rate del debito sono più costose e quindi verrà trattenuta una cifra maggiore sulla busta paga.

Certamente per poter usufruire di questa possibilità non si devono avere altri prestiti in attivo e, naturalmente, il richiedente dovrà disporre di uno stipendio che consenta comunque di affrontare le spese mensili.

Le garanzie richieste

Dopo aver considerato quali siano i documenti necessari da consegnare in sede di colloquio, è fondamentale poter presentare anche delle garanzie. Queste ultime, infatti, verranno sicuramente richieste dalla banca, in quanto la sola busta paga non può bastare per ottenere la giusta fiducia ai fini del prestito. Può capitare, infatti, che per una serie di motivi il richiedente non possa più contare sullo stipendio mensile e dunque dovrà disporre di altro denaro per poter rimborsare il prestito.

Una delle garanzie più richieste in questo genere di finanziamento possono essere:

  • Il trattamento di fine rapporto
  • Polizza sulla vita
  • Il garante

Di queste tre garanzie la prima è quella più richiesta. Il denaro relativo al trattamento di fine rapporto, infatti, può essere una somma capace di ricoprire le spese del debito. Ovviamente si deve trattare di una somma consistente che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni lavorativi. Se, diversamente, il cliente dovesse essere un neo assunto, allora, la garanzia che verrà richiesta potrà essere quella sulla polizza vita o l’indicazione di un garante.

È molto importante poter indicare la presenza di un garante per poter ottenere un prestito di questo genere. Egli, infatti, ha la funzione di fideiussore, il quale ha il compito di farsi carico dell’intero rimborso del prestito qualora il richiedente fosse impossibilitato a saldare le rate del debito.

In molti casi, infatti, possono sopraggiungere delle motivazioni impreviste che impediscono agli utenti di pagare le rate e in questi casi, il garante avrà la responsabilità di fare fronte al pagamento del debito.

Tan e Taeg del prestito con cessione del quinto per ristrutturazione

Un altro aspetto importante da tenere in conto, riguardo al finanziamento con cessione del quinto per la ristrutturazione di un immobile, è quello relativo agli interessi e alle spese di prestito implicate nel finanziamento. Come sappiamo, infatti, ogni prestito prevede dei costi aggiuntivi a quelli del denaro da rimborsare ratealmente.

Per quanto riguarda il finanziamento con cessione del quinto, i costi relativi agli interessi e alle spese non sono particolarmente alti. Anzi, molte banche prevedono anche delle agevolazioni interessanti, sempre a patto che si rispetti la cessione della quota del 20% sullo stipendio mensile fisso. A tal proposito, per la categoria dei pensionati, vi sono dei tassi molto vantaggiosi messi a disposizione da diversi istituti di credito, proprio per agevolare le richieste di prestito.

Prima di tutto si deve essere a conoscenza che le rate sono a tasso fisso. Ciò significa che il richiedente non deve temere eventuali aumenti di costi relativi agli interessi da pagare. Ogni tassa comprende delle quote:

  • Quota di interesse
  • Quota assicurativa
  • Quota capitale

Tali quote sostengono le spese del prestito e ogni rata mensile che si deve saldare comprende anche il pagamento di queste tre parti che la compongono.

Certamente, il costo dei tassi di interesse non è unico e fisso ma varia in base all’istituto di credito che concede il denaro, e dunque vengono stabiliti in base all’importo erogato e al piano di ammortamento previsto per il rimborso delle rate.

Prima di firmare il contratto di finanziamento, dunque, il cliente potrà valutare il piano che l’agenzia di credito ha messo a disposizione e decidere se i costi indicati nella proposta siano accettabili o meno per le proprie esigenze. In ogni caso, data la natura del prestito, Tan e Taeg non sono mai particolarmente elevati come lo sono in altre forme di finanziamento più rischiose che implicano dunque costi maggiorati.

Cessione del quinto per ristrutturazione: un finanziamento non finalizzato

Infine, un vantaggio di un prestito con cessione del quinto per ristrutturazione di un immobile è il fatto che si tratta di un finanziamento non finalizzato. Come sappiamo, infatti, molti prestiti legati alla ristrutturazione di una casa sono finalizzati, ovvero, l’ente di credito che concede il denaro richiede delle motivazioni e tutti i documenti necessari che possano attestare le finalità del prestito.

Per un finanziamento con cessione del quinto è diverso. Vale a dire che il richiedente non dovrà fornire all’ente di credito alcuna giustificazione circa la destinazione del denaro né tanto meno dovrà presentare le fatture e i documenti relativi ai lavori effettuati o da effettuare sull’immobile. Ciò significa che non è necessario indicare alla banca tutti i movimenti che si intendono fare con il denaro ottenuto.

Quando si decide di avviare un progetto di ristrutturazione, infatti, non sempre si hanno presenti tutti i lavori che bisognerà realizzare. Pertanto la flessibilità da questo punto  di vista è a tutto vantaggio dell’utente che non dovrà giustificare le finalità del denaro ottenuto e impiegato.

Certamente questo è un gran vantaggio in quanto il denaro può essere sempre gestito liberamente e in modi diversi, anche per tutte quelle spese impreviste che inizialmente non erano state messe in conto per il restauro dell’immobile.

Requisiti principali per un finanziamento con cessione del quinto per ristrutturazione Busta paga, contratto a tempo indeterminato, pensione
Cifra erogabile Da 2.500 euro a 75 mila euro
Tempi di attesa 1 o 2 settimane
Garanzie richieste Trattamento di fine rapporto, polizza vita, garante
Altri aspetti Prestito non finalizzato