Un cosiddetto protestato può avere accesso ad un prestito con cessione del quinto? questo articolo risponderà a questa domanda. Per prima cosa è necessario stabilire chi è un protestato, ovvero colui che non ha onorato il pagamento di una cambiale o di assegno. Si tratta di una condizione diversa dal “cattivo pagatore”, in quanto questo solitamente ha solo avuto dei considerevoli ritardi nei pagamenti. Un soggetto che invece non ha proprio assolto il suo dovere di restituzione viene iscritto nel registro dei protestati. Dal momento in cui questo accade, diventa molto più complesso per lui riuscire ad ottenere un finanziamento.
Tuttavia il prestito con cessione del quinto presenta delle caratteristiche che possono risultare utili anche ai protestati. Infatti questo speciale prestito è molto diffuso, conosciuto e richiesto, per le sue comodità di rimborso e per l’assenza di particolari garanzie da presentare al creditore. L’unione di questi due aspetti consente di avere accesso a prestiti che vengono concessi più facilmente. Questa possibilità è regolata dal DPR 180 del 1950. Quest’ultimo stabilisce la possibilità che il datore di lavoro trattenga al lavoratore un quinto dello stipendio, direttamente nella busta paga. E’ quindi proprio la maggiore certezza di restituzione che questo prestito offre, a renderlo percorribile anche per i protestati. Questi potrebbero infatti decidere di fari ricorso, forse con lo scopo di regolarizzare la loro posizione. Vediamo però quando e a quali condizioni i protestati possono richiedere un prestito con cessione del quinto.
Requisiti per il prestito con cessione del quinto
Come abbiamo visto, quindi i protestati possono avere accesso ad un prestito con cessione del quinto. Affinché questo avvenga vi sono però alcuni requisiti che devono assolutamente essere soddisfatti. Il primo requisito da soddisfare è quello occupazionale e reddituale.
Il protestato deve quindi essere in possesso di un contratto a tempo indeterminato come dipendente. Questa condizione è valida sia per il settore privato che per quello pubblico e permette di avere accesso ad una cessione del quinto anche per protestati. In alternativa il protestato deve disporre di una pensione. Queste sono le due condizioni essenziali e il soddisfacimento di una di queste due, porterà all’elargizione del credito.
Nel caso in cui il richiedente lavorasse nel settore pubblico, le condizioni del prestito potrebbero risultare maggiormente convenienti. Il lavoratore del privato tende invece ad essere leggermente più penalizzato, in termini di condizioni del prestito. Questo avviene perché generalmente il posto di lavoro nel settore privato è considerato meno sicuro. Molto però ovviamente dipende dalla grandezza e dalla solidità dell’azienda per cui lavora il richiedente. Per questa ragione, si tratta di aspetti che vengono sempre presi in considerazione nel caso di un prestito con cessione del quinto richiesto da un dipendente del settore privato. Per quanto riguarda i pensionati invece il prestito non è previsto per chi dispone di assegni familiari o di una pensione sociale e alcuni altri limiti potrebbero essere dettati solo dall’età del richiedente.
Protestati che non hanno un contratto a tempo indeterminato
I protestati che purtroppo non dispongono di un contratto a tempo indeterminato o di una pensione si trovano obbligati a scegliere altre vie di finanziamento. In questo caso infatti la mancanza di una certezza reddituale certa impedisce ai protestati di ottenere un prestito con cessione del quinto.
Questo perché la grande “forza” del prestito con cessione del quinto risiede proprio nella certezza di pagamento. Dato che la rata di restituzione, fissata al massimo in un quinto dello stipendio, viene decurtata automaticamente ogni mese dalla busta paga, senza passare dal conto corrente del lavoratore, senza un contratto a tempo indeterminato o una pensione, viene a decadere questa garanzia.
In alcuni casi, a seconda delle politiche previste dagli istituti di credito, i protestati possono ottenere un prestito attraverso la presentazione di un garante. Questa figura diventa così determinante per la concessione di un prestito che a questo punto avverrebbe però con tutta probabilità con altre caratteristiche e non con la cessione del quinto.
In questo caso sarebbe il garante però ad assumersi l’onere di farsi carico del prestito, nel caso in cui il richiedente non abbia più la possibilità di far fronte all’impegno sottoscritto. Solitamente è richiesto al garante di avere un profilo finanziario affidabile e non deve essere a sua volta un cattivo pagatore o un protestato. Può capitare che il garante sia un parente ma il vincolo di parentela non è strettamente necessario.
Tirando le somme
Il prestito con cessione del quinto è quindi una concreta possibilità di finanziamento anche per i protestati. In presenza dei requisiti necessari il prestito viene concesso con facilità in tempi piuttosto rapidi. E’ però molto consigliabile richiedere più preventivi, almeno tre, per identificare le condizioni migliori del momento e quelle che si adattano meglio alle caratteristiche del richiedente. Nei preventivi è poi importante considerare il TAEG, fondamentale per rilevare il costo complessivo del finanziamento.
Ovviamente anche in questo caso la cifra ottenibile con il prestito sarà proporzionale alla durata delle rate di restituzione e al reddito del richiedente. Infatti la rata di restituzione non può mai superare un quinto dello stipendio e il numero di rate è sempre compreso tra un minimo di due ad un massimo di 10 anni. Le procedure per richiedere il prestito sono generalmente molto veloci, così come quelle necessarie per ottenere un preventivo gratuito non vincolante.
Solitamente sul web i preventivi vengono realizzati più velocemente ma è comunque consigliabile richiedere dei preventivi anche in una o più banche. Questo consentirà al protestato di individuare le condizioni migliori per lui. Infine è importante ricordare anche che:
- il prestito con cessione del quinto prevede sempre la stipula di una polizza assicurativa, obbligatoria per legge. Questa è necessaria per coprire il rischio vita e il rischio occupazionale. Il costo della polizza deve quindi essere sempre ben valutato in fase di preventivo.
- E’ sempre meglio affidare la valutazione ai preventivi e non alle simulazioni che potrebbero risultare inesatte.
In conclusione possiamo quindi affermare che il prestito con cessione del quinto potrebbe facilmente risultare la miglior alternativa per un protestato che voglia regolarizzare la propria situazione o necessiti di avere accesso ad un prestito.