Cessione del quinto: cos’è la rinegoziazione e i requisiti per ottenerla

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Per rinegoziazione o rinnovo della cessione del quinto si intende un’operazione finanziaria finalizzata alla proroga della cessione del quinto già in essere.
Mediante il rinnovo l’utente avrà facoltà di estinguere anticipatamente quella in corso, a favore di un nuovo finanziamento.
Così facendo, la cessione del quinto in essere viene estinta anticipatamente completamente e ne viene così formulata una nuova. Ma a quali condizioni? E quali inconvenienti possono verificarsi al momento del rinegoziato tra una cessione vecchia ed una nuova?
Vediamone i requisiti.

Ecco il piano per rinegoziare la cessione del quinto

Una premessa: innanzitutto per avere accesso a questo prodotto finanziario bisogna essere lavoratori contrattualmente stabili, oppure titolari di un reddito di pensione.
Detto ciò, a livello burocratico, uno dei primi passi da attuare per rinegoziare la cessione del quinto è chiedere il rilascio di due documenti:

  1. Conteggio estintivo.
    Questa dichiarazione ci permette di conoscere l’importo esatto da versare, così da saldare il debito relativo alla prima cessione del quinto.
  2. Certificato di stipendio.
    Una volta prodotto questo documento avremo gli strumenti per sapere se il Tfr accantonato basti per estinguere il precedente prestito.

Una volta che saremo in possesso di questi importanti documenti ci sarà possibile capire se la rinegoziazione del quinto sia o meno una strada percorribile.
Conosceremo inoltre, sulla scorta di tali documenti, a quale importo potremo accedere dopo il ricalcolo.

Chi può fare richiesta di rinegoziazione?

I richiedenti rinnovo o rinegoziazione della cessione del quinto della pensione o dello stipendio devono necessariamente rispondere ai seguenti requisiti:

  • Essere dipendenti (pubblici, statali, parastatali o privati). In di pensionati è necessario disporre di una quota cedibile soddisfacente;
  • Avere una cessione del quinto di stipendio attiva al momento della richiesta (questo a prescindere dall’ente finanziario erogante).
  • Raggiunte condizioni per fare richiesta di rinnovo. Queste sono variabili a seconda che si rivolga aa richiesta di cessione decennale o se si è prossimi alla pensione).

Le normative in essere in materia di cessioni del quinto

La Legge n. 180 del 1950 sancisce che rinegoziare prestiti mediante cessione del quinto è possibile quando si è già provveduto al rimborso di almeno il 40% del debito.
Come le altre tipologie di cessione del quinto precedentemente analizzate, anche questa richiesta dovrà contingentata da solide garanzie e non vi sarà deroga alcuna.L

L’unica eccezione è rappresentata dalla rinegoziazione di contratti con durata pari o inferiore a 5 anni. In tal caso sarà possibile ricalcolare la cessione prima del 40% solo se la durata del nuovo contratto preveda 120 mensilità prima dell’estinzione del debito.

I pro per il richiedente

Quali e quanti sono i vantaggi per chi sceglie di rinegoziare una cessione del quinto?Vediamoli:

  1. Attraverso il rinnovo della cessione otteniamo la dilazione del termine entro cui chiudere il finanziamento.
  2. Grazie a questa formula si può ottenere un tasso di interesse certamente più favorevole. In alcuni casi il richiedente può anche beneficiare della riduzione della quota trattenuta sulla pensione o sullo stipendio.
  3. Altro aspetto importante – e di certo non marginale – è la possibilità di avere maggiore liquidità. Ricalcolando la cessione del quinto è infatti possibile ottenere una somma almeno pari a quella delle rate già versate tramite busta paga.

Rinnovo di una cessione del quinto dello stipendio: gli svantaggi

Seppur più marginali, alcuni aspetti meno favorevoli esistono e vanno menzionati.
Le normative in merito impongono infatti di aver necessariamente saldato almeno il 40% del debito residuo.
Per fare un esempio: un contratto della durata di 120 mesi potrà essere rinnovato solo dopo 48. Ciò vale a dire che il rinnovo può essere accettato una volta superato il tetto dei due quinti del rimborso stipulato.

N.B. Se i prestiti hanno durata uguale o inferiore a 60 mesi e se la durata della nuova cessione sia di 120 mesi, il rinnovo può avvenire anche prima di aver corrisposto il summenzionato 40%.

Le condizioni per i lavoratori pensionati

Se un lavoratore dipendente sta per accedere al pensionamento, è necessario attendere il completamento questo passaggio affinché si possa rinnovare la cessione.
Non è infatti possibile ultimare la procedura di ricalcolo se il richiedente non è passato formalmente dalla condizione di lavoratore a quella di pensionato.
Se invece l’età del pensionato è superiore a 80 anni l’eventualità di ottenere un rinnovo è davvero remota.

Rinegoziazione della cessione: i limiti per richiederla

Esistono sono tre differenti scenari che possono tradursi in limitazioni per il rinnovo della cessione del quinto.
Premesso che la durata di un piano di ammortamento parte da almeno 24 mensilità (due anni), allora la situazione dovrà essere la seguente:

Numero rate (o mensilità) Numero di rimborsi corrispondenti
120 48
108 44
96 39

Come riformulare la cessione variando il tempo di restituzione

Vi è è un ultimo scenario, l’unico che solleva l’utente da vere limitazioni.
Si tratta del caso in cui si fa la richiesta di negoziazione da una cessione quinquennale in corso ad una decennale.
In questo particolare caso si fa la richiesta senza dover calcolare il 40% delle rate versate.

La tabella riportata di seguito illustra quando è possibile rinegoziare la cessione del quinto (di stipendio o di pensione):

Durata del finanziamento in corso Rate da saldare per poter rinegoziare
120 mesi (10 anni) 48
108 mesi (9 anni) 44
96 mesi (8 anni) 39
84 mesi (7 anni) 34
72 mesi (6 anni) 29
60 mesi (5 anni) 24
48 mesi (4 anni) 19

Alcuni consigli utili per l’utente

Un ultimo aspetto che potrebbe rivelarsi svantaggioso riguarda la convenienza in termini economici della rinegoziazione della cessione.
Non dimentichiamoci infatti che abbiamo la facoltà di richiedere il rimborso del premio assicurativo per il periodo non goduto.
Prima di procedere alla richiesta del rinnovo, è dunque buona cosa che il richiedente si accerti dei costi legati all’assicurazione.
Solo a seguito di queste valutazioni saremo in grado di capire quanto realmente ci convenga richiedere il rinnovo della cessione.

Attenzione alle offerte di alcuni Istituti di Credito

Il consumatore deve assolutamente monitorare le offerte da parte degli istituti di credito. Alcuni enti o istituti, infatti, spesso anticipano – a totale detrimento dell’utente – i tempi di rinnovo, vincolandolo e privandolo della facoltà di scegliere soluzioni più convenienti.

In particolare spesso accade che l’istituto proponga all’utente:

  • Rinegoziato in ante termine con offerta di acconto.La banca deve attendere, per il rinnovo della cessione, offrendo a cambio della firma sul nuovo contratto, un acconto sul prestito.
    Se è vero che questo può incalzare il consumatore a sottoscrivere subito il nuovo prestito è vero che di fatto lo vincola pesantemente. Questi si priverà di altre offerte più vantaggiose presso altri Istituti.
    Sempre più spesso alcune finanziarie, infatti, contattano il cliente molto prima che siano decorsi i termini.
    E’ dunque sempre meglio attendere tempo in più a cambio di un risparmio di migliaia di euro, anziché accettare un acconto per poi pagare interessi più alti per i successivi anni.
  • Conteggio per estinzione anticipata non consegnato al consumatore.
    Purtroppo vi sono molte anomalie circa i conteggi estintivi, a danno della parte più vulnerabile, ovvero il consumatore. Quindi onde evitare che vengano trattenuti importi non dovuti si consiglia sempre, prima di sottoscrivere il nuovo prestito, di richiedere il conteggio per estinzione anticipata.In questo – prezioso – documento sono riportate le varie voci di costo che la finanziaria dovrebbe rimborsare all’utente.Se non richiede copia di questo documento l’utente non sarà informato rispetto:1) Al corretto rimborso degli importi dovuti da parte della finanziaria cui si è affidato; 2) Quali spese l’ente finanziario stia facendo pagare per rinegoziare il prestito attualmente in corso.