Indice dei contenuti
- Concessione del prestito per aziende individuali
- Le caratteristiche da valutare
- Garanzie richieste ai dipendenti di aziende individuali
- La richiesta dei preventivi
Il prestito con cessione del quinto è una risorsa creditizia molto utile e sempre più ricercata. Se sei un dipendente di un’azienda individuale, o un libero professionista che lavora in proprio, puoi accedere a questa forma di finanziamento? La risposta è sì ma con alcune particolarità e limitazioni che vedremo in questo articolo. Con la dicitura cessione del quinto, viene indicato una tipologia di prestito erogata solitamente ai lavoratori dipendenti o ai pensionati. Questo prestito prevede una rata di rimborso fissata nella misura di un quinto dello stipendio o dell’assegno pensionistico. Questa speciale forma di prestito viene regolata legalmente dal DPR 180 del 1950 che sancisce la possibilità che il datore di lavoro trattenga al lavoratore un quinto dello stipendio, direttamente già nella busta paga.
Concessione del prestito per aziende individuali
Nel caso di piccole aziende, o appunto di aziende individuali i canoni per la concessione del prestito sono più stringenti e non sempre le condizioni sono favorevoli. Questo purtroppo avviene perché le piccole imprese, e ancor di più quelle individuali vengono considerate più a rischio rispetto a gruppi più grandi che garantiscono una maggiore solidità. Tuttavia non tutto è perduto, anche chi lavora per un’azienda individuale può fare dei tentativi per richiedere il prestito con cessione del quinto.
Occorre ricordare che l’importo della rata di restituzione del credito non può mai superare il 20% dello stipendio netto. Questo parametro, che corrisponde a un quinto della cifra, dà il nome al prestito perché rappresenta appunto un quinto dello stipendio. Un prestito di questo tipo non può inoltre durare meno di 24 mesi.
La concessione di un prestito per un lavoratore di una ditta individuale potrebbe quindi risultare più sconveniente rispetto allo stesso prestito erogato ad un altra tipologia di lavoratore. Tuttavia anche per chi lavora in un’impresa individuale è sempre consigliabile ricorrere a più istituti di credito, in modo da poter disporre di più preventivi e valutarne la convenienza. Il prestito con cessione del quinto è comunque infatti solitamente più conveniente rispetto ad altre tipologie di prestito.
Le caratteristiche da valutare
Come abbiamo visto quindi, un lavoratore di una ditta individuale dovrà assolutamente comparare i diversi preventivi a sua disposizione. Uno degli aspetti fondamentali di un prestito, anche nel caso della cessione del quinto, è sempre rappresentato dal TAEG. Questo dato fa riferimento al tasso di interesse globale e fa riferimento alle reali spese che devono essere affrontate per giungere alla completa restituzione del prestito.
Infatti un lavoratore indipendente rischia di dover far fronte non soltanto a un tasso d’interesse più alto ma anche a più elevate spese accessorie. Il tasso d’interesse è importante ma non è infatti l’unico costo da valutare. Il prestito con cessione del quinto prevede infatti l’obbligo di stipulare un’assicurazione che copra l’istituto di credito nel caso di mancata restituzione del prestito. Questa assicurazione può risultare più cara per un lavoratore individuale e deve quindi essere sempre attentamente inserita tra i parametri da comparare.
La possibilità per un lavoratore di un’impresa individuale dipenderà da come l’istituto di credito valuterà la sua affidabilità creditizia. Questo ne determinerà anche il possibile tasso d’interesse applicato. Ad essere presi in considerazione saranno la solidità dell’azienda, gli anni di esercizio con una preferenza per chi ha un bilancio consolidato negli anni, il rischio di fallimento e l’eventuale iscrizione al registro del CRIF, ovvero l’elenco dei cattivi pagatori, da parte del richiedente. Nel caso in cui il richiedente fosse iscritto è queste liste è consigliabile valutare se esiste la possibilità di veder cancellato il proprio nome dall’elenco, prima di procedere con una nuova richiesta creditizia.
Garanzie richieste ai dipendenti di aziende individuali
Le garanzie che vengono richieste a chi lavora per la propria ditta individuale possono essere quindi così riassunte:
- Il nodo principale rappresenta sempre l’andamento dell’azienda stessa, quindi la sicurezza dello stipendio del lavoratore e del TFR accantonato. Le ditte individuali non sono però verificabili completamente. Questo perché quest’ultime non hanno l’obbligo di depositare i Bilanci e lo Stato patrimoniale presso la Camera di Commercio. In questo modo pertanto potrebbe essere considerato un rischio concedergli un prestito, ed è per questo che la maggior parte degli istituti di credito preferisce non finanziare i lavoratori di aziende individuali.
- Esiste però la possibilità, molto raccomandata, di presentare delle garanzie accessorie. Queste possono essere rappresentate dall’ipoteca di un bene, soluzione che noi sconsigliamo in linea generica oppure dalla presentazione di un garante. Questa seconda soluzione è decisamente la più praticabile e consigliabile. Ovviamente occorre avere la ragionevole certezza di poter pagare le rate del prestito, per non creare problemi al nostro generoso garante. Quest’ultimo potrebbe essere anche un amico o un parente.
- In alcuni casi il possesso di beni immobili a reddito, come ad esempio appartamenti di proprietà e affittati potrebbero rappresentare un parametro che dà al creditore maggiore sicurezze.
La richiesta dei preventivi
E’ molto importante non fermarsi al primo preventivo e richiederne vari. In questo modo vi sarà la possibilità per il richiedente di comparare tassi tra loro differenti. Molto importante è anche non fare troppo affidamento sulle simulazioni che troviamo online. Queste sono ottime per fornire un’indicazione di massima sul costo del prestito richiesto ma non possono rappresentare un dato certo, in quanto le cifre possono differire con l’erogazione.
Discorso diverso invece per i preventivi, che possono essere ottenuti rapidamente online, e sono molto più accurati. Molto importante inoltre che i preventivi richiesti siano vari, diremmo almeno tre e ovviamente tutti gratuiti e “senza impegno”. Prendersi un pochettino di tempo in più per la valutazione, in questa fase, può risultare davvero importante al fine di non ritrovarsi con un prestito troppo oneroso da restituire.
Non resta quindi che armarsi di pazienza per richiedere il giusto numero di preventivi. Gli istituti di credito online generalmente sono molto più celeri nella compilazione del preventivo. Non sempre però si rivelano più vantaggiosi. Potrebbe quindi essere buona norma richiedere almeno un preventivo anche in banca, recandosi in una filiale.