Cessione del quinto ed estinzione anticipata: è possibile? Come fare?

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Può capitare a chiunque nella vita di aver stipulato un prestito personale con cessione del quinto ma di voler estinguere il debito prima della scadenza. E se non è successo ancora, ci sarà sicuramente chi avrà fatto un pensierino a riguardo. Prima di prendere questa decisione, è necessario, però, valutare ogni conseguenza e soprattutto calcolare quanto andremo a pagare tra sanzioni e spese istruttorie. Scopriamo insieme nel corso di questo articolo come poter procedere all’estinzione anticipata di un prestito con cessione del quinto.

Nel momento in cui si fa richiesta di un prestito personale, il piano di ammortamento previsto per i finanziamenti prevede come modalità di restituzione prima il pagamento degli interessi e poi la quota del capitale erogato. Ecco, allora, che durante la procedura dell’estinzione anticipata la banca applicherà una penale pari all’1% degli interessi come risarcimento. Quanto ci verrà a costare? Vediamo insieme!

Il conteggio estintivo

Chi ha un prestito personale con cessione del quinto in corso e decide di volerlo estinguere anticipatamente dovrà rivolgersi alla banca o all’istituto creditizio che ha erogato il capitale. Viene così redatto un conteggio estintivo che altro non è che un documento in cui viene indicato il denaro residuo dovuto.

Nel conteggio estintivo vengono riportate la penale di estinzione anticipata e la somma di tutte le rate mensili che restano da pagare. L’intero ammontare va versato in una sola soluzione.

Chi vuole, dunque, estinguere un prestito prima della scadenza naturale deve pagare sia una penale che ciò che resta che del capitale residuo. Una specie di risarcimento per la banca o la finanziaria che non avrà più introiti sugli interessi delle rate mensili dell’intero importo del prestito.

Il valore della penale di estinzione anticipata non potrà mai essere maggiore dell’1% della somma del capitale dovuto.

Facciamo un esempio pratico per rendere il concetto ancora più chiaro: se il nostro debito residuo ammonta a 10mila euro, la penale sarà pari ad un totale massimo di 100 euro. La quota viene stabilita nel contratto stipulato in precedenza: ecco perché è importante leggere sempre le clausole.

Nel totale complessivo da versare non sono compresi gli interessi non maturati.

La somma sarà equivalente al valore del Tan: più alto era il suo valore, elevata sarà la detrazione che si otterrà dalla somma totale da versare quando decidiamo di estinguere il prestito personale.

Come fare

Estinguere un prestito personale con cessione del quinto significa versare quello che resta del capitale dovuto e la penale di estinzione anticipata equivalente all’1% della somma dovuta. C’è però un aspetto da prendere in considerazione: nel caso di finanziamento con cessione del quinto è possibile non pagare la penale. Capita, infatti, che nel contratto stipulato non sia indicata alcun tipo di penale. In questi casi il beneficiario può estinguere il suo debito in ogni momento. Ma c’è altro da mettere sotto la lente; scopriamo insieme di cosa si tratta.

Il soggetto, che decide di estinguere prima della sua scadenza naturale un prestito con cessione del quinto, perderà i costi affrontati per le spese di istruttoria e l’imposta di bollo.

L’unica cosa che il beneficiario del finanziamento potrà recuperare sono le spese di commissioni bancarie. Inoltre ad essere rimborsato è anche l’importo del premio della polizza assicurativa per la vita che non è stato goduto. L’assicurazione viene sempre sottoscritta durante la stipula del prestito personale. Tale somma viene risarcita in un’unica soluzione. Se il risarcimento non avviene subito, il beneficiario del prestito può presentare richiesta all’istituto bancario

La tempistica

Quando si parla di estinzione anticipata di un prestito con cessione del quinto, bisogna rispettare quelli che sono i tempi di scadenza. Bisogna infatti tener conto del termine di versamento fissato dalla banca. L’istituto di credito potrebbe anche opporsi alla domanda di estinzione anticipata, rifiutando l’importo versato.

L’estinzione anticipata di un prestito personale con cessione del quinto si verifica quando la banca riceve il totale dovuto dal beneficiario del finanziamento.

In questi casi l’istituto bancario formula un documento, noto come lettera liberatoria, in cui viene ribadita la ricezione del capitale dovuto e allo stesso tempo dichiara di non pretendere alcun tipo di risarcimento da parte del soggetto che aveva richiesto il prestito.

La lettera liberatoria viene inoltrata al datore di lavoro in modo che venga sospesa la trattenuta dalle rate mensili della retribuzione del soggetto lavoratore.

A meno che non ci siano in corso contratti particolari, il prestito personale così come la cessione del quinto non danno al soggetto richiedente l’opportunità di estinzione anticipata parziale. Quest’ultima opzione, risulta, invece molto usata in caso di mutui. Per estinguere anticipatamente un prestito personale è necessario, invece, avere a disposizione l’intero capitale residuo.

Conviene?

Quando conviene estinguere anticipatamente un prestito personale? E’ meglio farlo all’inizio o quasi al termine della fase della restituzione? Sono soltanto alcuni degli interrogativi più ricorrenti quando si punta a pagare prima della scadenza naturale il proprio debito con la banca o finanziaria. L’estinzione anticipata di un prestito, ovvero il pagamento del’intero capitale dovuto, risulta conveniente se ci si trova in una prima fase di restituzione del debito. La quota di interessi è senza alcun dubbio più bassa. Con il passare dei mesi la situazione cambia e non sarà poi così vantaggiosa per il richiedente del finanziamento.

Le prime rate mensili sono caratterizzate da una quota alta di interessi e da una percentuale del prestito concesso più bassa. Con il passare del tempo e il pagamento delle rate mensili la quota di interessi va man mano a diminuire mentre aumenta la quota di restituzione dell’importo erogato.

Chi al momento della stipula del contratto del prestito ha sottoscritto anche una polizza assicurativa, pagandola in un’unica soluzione, potrà ottenere l’importo del premio non goduto.

Solo in questo modo, dunque, il soggetto beneficiario del prestito andrà a recuperare una delle quote sostenute al momento della stipula del contratto. Quello che emerge finora, dunque, è che quando il contratto si avvicina alla fine, l’estinzione anticipata non risulta poi così conveniente.

La richiesta di un secondo prestito dopo l’estinzione anticipata

Richiedere un altro prestito con cessione del quinto dopo una procedura di estinzione anticipata è possibile. Ci sono, però, dei vincoli cui dare importanza prima di procedere. Le principali limitazioni in queste circostanze sono:

  • Il soggetto che ha richiesto un prestito con cessione del quinto con contratto fino a 5 anni richiede il rinnovo con un finanziamento dalla durata di 10 anni. Il beneficiario del prestito non deve aver prima richiesto un finanziamento con cessione del quinto che presenti la stessa durata.
  • Il soggetto beneficiario che ha richiesto un prestito personale con cessione del quinto con contratto di durata superiore ai 5 anni ha l’opportunità di richiedere il finanziamento con la stessa modalità soltanto dopo aver restituito i due quinti del piano di ammortamento.

Facciamo un esempio pratico per rendere tutto più semplice e chiaro. Questo vuol dire che se un soggetto lavoratore ha fatto richiesta di un finanziamento con cessione del quinto dalla durata di contratto di 10 anni può chiedere il rinnovo di questa forma di pagamento solo dopo aver pagato 4 anni di finanziamento.

In conclusione, in caso di richiesta di secondo prestito con cessione del quinto, il soggetto con precedente prestito con cessione del quinto fino a cinque anni non deve aver stipulato un prestito personale precedente con contratto di 10 anni. La durata del contratto da richiedere deve essere pari a 10 anni. Nel caso in cui il soggetto abbia stipulato in precedenza un prestito con cessione del quinto superiore ai cinque anni, la durata del contratto da richiedere dovrà essere dai cinque ai dieci anni. Inoltre bisognerà restituire i 2/5 del piano di ammortamento del finanziamento.

Ricapitolando, dunque, è possibile ottenere il rinnovo di un prestito mediante cessione del quinto ma rispettando delle precise condizioni previste dalla legge. I casi previsti, come abbiamo già visto, sono due: chi ha stipulato una cessione del quinto di durata fino a cinque anni può ottenere il rinnovo quando desidera, salvo però che il nuovo prestito abbia durata pari a 10 anni e che in passato non sia mai stato sottoscritto un prestito con cessione del quinto della stessa durata. Coloro che hanno stipulato un finanziamento con cessione del quinto di durata superiore ai cinque anni possono beneficiare del rinnovo soltanto dopo aver pagato i due quinti del piano di ammortamento.

Chi ha stipulato un contratto con cessione del quinto di durata decennale, equivalente a 120 rate, potrà ottenere il rinnovo solo dopo che siano trascorsi quattro anni. Questo significa che il soggetto dovrà aver pagato 48 rate.