Cessione del quinto e prestito a confronto, differenze e caratteristiche

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Oggi esistono due forme principali di credito ai privati: la cessione del quinto e il prestito personale. Questa guida vi spiega le differenze sostanziali tra i due e vi aiuta a scegliere quello che maggiormente si confà alle vostre esigenze finanziarie.

La cessione del quinto e il prestito personale

Entrambe queste forme di credito sono un modo attraverso il quale ottenere del denaro in maniera facile, veloce e senza pastoie burocratiche. La somma ricevuta viene poi restituita attraverso rate mensili da versare alla banca o all’istituto di credito. Quali sono le differenze che caratterizzano questi due tipi di prestito? Vediamole insieme.

  • il prestito personale può essere richiesto da chiunque vanti un reddito (lavoratore autonomo, pensionato o dipendente). Essi non avendo busta paga, possono avvalersi solo di questo tipo di prestito.
  • la cessione del quinto è richiedibile solo dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, che garantiscono il rimborso della rata col proprio stipendio.
  • la cessione del quinto può essere concessa anche ai cattivi pagatori poiché c’è sempre lo stipendio sul quale rivalersi.
  • il prestito personale non può essere richiesto dai cattivi pagatori o dai protestati, per ovvie ragioni.
  • La cessione del quinto prevede limiti di età assai alti relativi al richiedente.
  • il prestito personale non viene concesso a chi ha più di 70 ani di età.

Le cifre richiedibili

La cessione del quinto prevede che si possano richiedere cifre maggiori rispetto a quelle che possono essere concesse con un prestito personale. Con questo infatti il richiedente non potrò ottenere più di trentamila euro, mentre se opta per la cessione del quinto potrà contare su somme più alte, visto che ci saranno il suo stipendio o la sua pensione a garantire il rimborso della rata mensile.

Inoltre, con la cessione del quinto si stipula anche un’assicurazione obbligatoria che copre i casi di perdita di lavoro e infortunio. I tassi di interesse con la cessione non sono mai troppo esosi. Chi sceglie il prestito personale, rimborsa il debito pagando personalmente un bollettino postale o prevedendo un addebito sul conto corrente.

I vantaggi della cessione rispetto a quelli del prestito personale

Oltre alle caratteristiche intrinseche alle due tipologie di prestito, esistono anche diversità per quanto riguarda i vantaggi che ne scaturiscono.

  • Nel prestito personale, le dilazioni non sono così elastiche come nella cessione del quinto, in cui si arriva anche ai 120 mesi pari a 10 anni.
  • Se è in corso una cessione del quinto, il debitore può richiedere pure altri prestiti, anche se è definito un cattivo pagatore e per questo iscritto al CRIF (Centrale Rischi Finanziari); lo stesso non può avvenire nel caso del prestito personale.
  • Nella cessione, la garanzia è costituita dalla busta paga del debitore; nel prestito possono essere richieste soltanto delle garanzie accessorie.
  • Nella cessione del quinto esiste la garanzia obbligatoria che tutela in caso di morte, infortunio e perdita del lavoro; nel prestito personale la polizza è facoltativa.

Caratteristiche del prestito personale

Il prestito personale viene chiamato anche prestito non finalizzato perchè il richiedente può adoperarlo per qualunque tipo di finalità (matrimonio, acquisto mobili o elettrodomestici, spese mediche etc etc). Quando si richiede tale tipologia di prestito, bisogna produrre una documentazione specifica che è costituita da:

  • busta paga
  • Cud dell’anno corrente
  • tessera sanitaria
  • carta di identità
  • estratto di conto corrente
  • modello unico, nel caso in cui chi richiede sia un lavoratore autonomo

Quando il cliente si reca in banca per il prestito, questa gli chiede un preventivo di spesa, per capire come investirà la somma chiesta. La banca può mutare le proprie condizioni a seconda dello scopo per il quale si chiede il danaro. Con il prestito personale si possono chiedere delle somme abbastanza alte e si può estinguere lo stesso anche anticipatamente rispetto a quanto stabilito in precedenza. La restituzione della somma può avvenire anche in 10 anni, così da ridurre la somma mensile della rata.

Quando il prestito non viene concesso

Se il richiedente il prestito personale ha già contratto dei prestiti dello stesso genere in tempi precedenti e non non ha pagato regolarmente, viene definito un “cattivo pagatore“. Per tale ragione, è probabile che il nuovo prestito non verrà concesso. Quando ciò accade e il richiedente rientri nella categoria dei dipendenti di azienda privata o pubblica o sia un pensionato, allora può optare per la cessione del quinto. La cessione viene infatti concessa agevolmente, come abbiamo già detto,anche ai cattivi pagatori.

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Mi chiamo Alessia e sono una web writer e una scrittrice. Ho all'attivo diverse pubblicazioni di prosa, poesia e un monologo teatrale e oggi collaboro con tanti siti e magazine on line. Mi sono occupata di editing letterario e da qualche mese sono una scrittrice fissa del settimanale "Confidenze" del Gruppo Mondadori. Amo scrivere e mi piace farlo trattando gli argomenti più disparati. Le altre mie passioni sono i libri e i viaggi.