Cessione del quinto o prestito delega? Mettiamoli a confronto

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La cessione del quinto e il prestito delega sono due forme di finanziamento che hanno diverse affinità. In entrambi i casi, infatti, le rate vengono ‘prelevate’ direttamente dalla retribuzione mensile. In questo articolo proveremo ad illustrarvi le caratteristiche principali di entrambe le tipologie di finanziamento, nonché le differenze sostanziali per comprendere al meglio la convenienza dell’una e dell’altra.

Il prestito delega è un tipo di prestito personale non finalizzato. E’ una forma di finanziamento che si rivolge a dipendenti pubblici e privati nonché a persone con un contratto di lavoro a tempo determinato.

Con il prestito delega la rata mensile viene trattenuta in modo automatico dalla busta paga. Ecco perché viene considerato un tipo di finanziamento molto simile a quello del prestito con cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Ad accomunare queste due tipologie di prestito è il tipo di rimborso del capitale finanziato. La verità, però, è che sono diversi gli aspetti che differenziano il prestito delega dalla cessione del quinto tanto da definire quest’ultima in alcuni casi più convenienti. In altre circostanze, invece, il prestito con delega di pagamento rappresenta l’unico modo per accedere ad un finanziamento. Tutto varia in base al soggetto che richiede il finanziamento e alle sue esigenze di natura economica. Restate sintonizzati per capirne di più!

La documentazione

Con il prestito delega la rata viene detratta in modo automatico dallo stipendio e può essere pari pure al 50 per cento dello stipendio. Nel caso della cessione del quinto, invece, non si supera il 20 per cento dello stipendio o della pensione. Se dunque un dipendente pubblico o statale percepisce uno stipendio al netto di 1.200 euro, la rata mensile in caso di cessione del quinto non potrà essere superiore ai 240 euro al mese. Si tratta di un limite imposto per evitare possibili difficoltà nel restituire in modo regolare le rate del finanziamento ottenuto.

La cessione del quinto prevede un piano di ammortamento della durata massima di 10 anni: in totale, dunque, parliamo di ben 120 rate mensili. L’importo massimo erogabile di questa forma di finanziamento viene quindi calcolato in base anche all’importo massimo mensile da cedere. Ciò vuol dire che non verrà mai erogato un capitale così elevato da non poter rientrare nel piano di restituzione di 120 rate mensili dal momento che il dipendente pubblico o statale può cedere solo 1/5 del proprio stipendio.

Entrambe le forze di finanziamento sono molto gettonate tra i dipendenti pubblici e statali con contratto a tempo indeterminato. I destinatari sono più precisamente: esponenti delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia, forze armate ed Esercito), dipendenti delle Ferrovie dello Stato, docenti, insegnanti, dipendenti comunali, ospedalieri, medici, dipendenti della Corte dei Conti, dipendenti di enti pubblici e parastatali, personale di Poste Italiane, Banca d’Italia, Cnr, Ena, Inps, Inail, Enav, Enac, Inpdap, Enpals.

Il contratto di lavoro rappresenta una delle garanzie principali per l’istituto bancario che eroga il finanziamento.

Nel momento in cui il soggetto richiede questa forma di finanziamento deve presentare una documentazione che accerti lo status lavorativo attuale nonché l’eventuale presenza di ulteriori prestiti in corso. I documenti da presentare sono:

  • Ultima busta paga (contratto a tempo indeterminato);
  • Un documento d’identità in corso di validità;
  • Il codice fiscale o la tessera sanitaria.

L’importo massimo della rata

A differenziare queste due forme di finanziamento è l’importo massimo della rata. Con la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, infatti, la rata mensile non può andare oltre un importo massimo di un quinto della retribuzione mensile al netto. Con il prestito con delega di pagamento, invece, la rata può avere un importo massimo fino al cinquanta per cento della retribuzione mensile al netto.

Il prestito delega di pagamento può essere richiesto anche da un soggetto sul cui stipendio sia già in corso una cessione del quinto. Naturalmente però la rata mensile non può essere superiore della metà della retribuzione mensile al netto.

Queste restrizioni relative all’importo massimo della rata ovviamente tendono a limitare pure il capitale massimo erogabile nel prestito. Per accedere a queste forme di finanziamento bisogna rientrare obbligatoriamente nei limiti fissati. Immaginiamo di aver necessità di un capitale di 40mila euro e di percepire al mese 1.200 euro, in questo caso possiamo richiedere soltanto la cessione del quinto. Se, invece, abbiamo bisogno di una maggiore di denaro, allora sarà necessario fare richiesta di un prestito con delega di pagamento in quanto questo finanziamento consente di impegnare la nostra retribuzione mensile fino al 50%.

Il prestito con delega di pagamento è una forma di finanziamento adatta a chi necessita di un prestito con importo di rimborso che sia superiore ad un quinto dello stipendio netto.

Questa tipologia di prestito è nota anche con il nome di doppio quinto e doppia cessione del quinto quando consente al richiedente di eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile, raggiungendo in alcuni casi i due quinti dello stipendio per un importo non superiore al 40%. La rata mensile è detratta direttamente dallo stipendio del richiedente.

Il prestito delega è un tipo di finanziamento ideato per i dipendenti pubblici e statali con contratto a tempo indeterminato. Questo prestito può essere richiesto anche quando non sarà più possibile rinnovare la cessione del quinto in corso. Parliamo, dunque, prima dei 4/10 della durata obbligatoria della cessione.

Quando un soggetto fa richiesta del prestito con cessione del quinto, il datore di lavoro non può opporsi alla concessione del finanziamento. Questi dovrà infatti versare in modo regolare l’importo che viene prelevato dallo stipendio all’ente che ha erogato il prestito. Il discorso cambia quando parliamo di prestito con delega di pagamento: il datore di lavoro potrà scegliere se accettare o rifiutare questa forma di finanziamento.

Prestito delega e cessione del quinto insieme: ecco come

Se marito e moglie lavorano ma hanno necessità di richiedere un finanziamento con capitale elevato, allora il prestito con delega di pagamento può essere la soluzione giusta per far fronte ad un periodo di ‘magra’. Mediante questa forma di finanziamento, infatti, da una parte si fa fronte al rimborso del capitale finanziato da un istituto di credito e con l’altro stipendio si prova a far fronte alle spese familiari e quotidiane. Il soggetto, destinatario del prestito, non si troverà dunque a fronteggiare difficoltà economiche, gestendo in questo modo l’economia domestica.

Il prestito con delega di pagamento è riservato solo ai lavoratori dipendenti attualmente in servizio. A differenza della cessione del quinto non è un finanziamento rivolto pure ai pensionati.

La tipologia di finanziamento con delega di pagamento prevede anche un’associazione con il prestito con cessione del quinto. In che modo? Allora è importante sottolineare che in questo caso la rata mensile singola sia del prestito con delega di pagamento che della cessione del quinto non dovrà essere superiore di un quinto dello stipendio mensile al netto. Per essere ancora più chiari: le due rate del finanziamento non devono presentare un importo massimo che sia superiore al 50% della retribuzione mensile.

Chi richiede entrambi i finanziamenti insieme (prestito delega e prestito con cessione del quinto) prova a beneficiare dei vantaggi di entrambe le tipologie di prestito, che consentono di ottenere ogni mese la retribuzione al netto degli importi dovuti senza però preoccuparsi del pagamento. Inoltre il beneficiario dei prestiti non avrà difficoltà nell’ottenere questi finanziamenti grazie alle garanzie offerte sul fronte della restituzione del capitale.

Ma quali garanzie sono richieste al momento della stipula del contratto? E’ prevista la sottoscrizione di una polizza assicurativa rischio vita e impiego nel caso ci sia la morte prematura del soggetto che ha richiesto il finanziamento o l’improvvisa perdita del lavoro.

Se si decide di richiedere insieme sia il prestito con delega di pagamento che la cessione del quinto allora per il calcolo dell’importo delle due rate singole e della rata massima da detrarre dallo stipendio bisogna tener conto pure della quota dovuta per l’assicurazione obbligatoria. Il conteggio viene effettuato in base alla quota di Tfr che il lavoratore ha maturato e all’importo dello stipendio mensile al netto e della pensione mensile al netto.

La cessione del quinto per un dipendente pubblico o statale ha un tasso di interesse più basso.

Il rischio di insolvenza per un dipendente pubblico o statale è inferiore perché vi è un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Altro motivo per il quale il tasso di interesse è più basso è dato dalla modalità di restituzione del capitale finanziato. Come già ribadito in precedenza è dovere del datore di lavoro non opporsi a questa forma di finanziamento. Non è il soggetto beneficiario del prestito a rimborsare in modo materiale le rate: l’importo verrà prelevato in modo automatico ogni mese dalla retribuzione prima che gli venga erogata.