Indice dei contenuti
- Cessione del quinto per dipendenti pubblici, condizioni
- Requisiti necessari
- I vantaggi per i dipendenti statali
- Documenti da presentare e considerazioni finali
La cessione del quinto è una tipologia di prestito molto amata dagli italiani, tanto da risultare particolarmente conosciuta e richiestissima nel mare dei prodotti finanziari odierni. Il suo successo è certamente dovuto alla comodità di rimborso e all’assenza di particolari garanzie da presentare al creditore. Due fattori che uniti portano alla concessione di prestiti con condizioni migliori.
Questo prestito prende il nome dalla sua rata di restituzione, che viene fissata nella misura di un quinto dello stipendio o dell’assegno pensionistico. Si tratta di una tipologia di credito regolata dal DPR 180 del 1950, il quale stabilisce la possibilità che il datore di lavoro trattenga al lavoratore un quinto dello stipendio, direttamente nella busta paga.
Come detto quindi questa forma di credito consente anche al richiedente di avere accesso a tassi maggiormente vantaggiosi, rispetto ad altre forme di finanziamento. Una logica conseguenza del fatto che l’importo di restituzione viene pagato con cadenza mensile. Il tutto avviene direttamente attraverso una decurtazione sulla busta paga e i rischi di una mancata restituzione si assottigliano notevolmente per l’istituto di credito che concede il prestito. Nel caso in cui il richiedente disponga di un contratto di lavoro a tempo indeterminato nel settore pubblico o nelle forze armate i tassi si rivelano ancora più interessanti e vantaggiosi.
Cessione del quinto per dipendenti pubblici, condizioni
Per prima cosa occorre sottolineare che si tratta di un prestito non finalizzato. Di conseguenza il richiedente non è tenuto a specificare il motivo per cui ne fa richiesta e questo non è subordinato ad alcuni precisi ambiti. Come stabilito dalla normativa e confermato dal nome stesso di questo prestito, la rata di restituzione non può mai superare un quinto dello stipendio. Il calcolo viene fatto al netto di eventuali straordinari o premi.
Questo speciale prestito consente di ottenere una somma di denaro in tempi piuttosto brevi. Questo spesso risulta molto utile nel caso il richiedente abbia necessità di ristrutturare la propria casa, acquistare del mobilio nuovo, cambiare l’auto, organizzare una cerimonia o affrontare una spesa improvvisa. Differentemente da quanto previsto in altri finanziamenti, il prestito con cessione del quinto non è comunque legato ad una motivazione.
Il prestito può avere una durata variabile da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 120 mesi. Il numero dei mesi varia ovviamente in funzione della cifra richiesta e quindi dal capitare da restituire. Questo aspetto viene regolato, per i dipendenti statali, dalla normativa di riferimento. Infatti l’art. 5 del DPR n. 180 prevede che “gli impiegati e salariati dipendenti dallo Stato e dagli altri enti, aziende ed imprese possono contrarre prestiti da estinguersi con cessione di quote dello stipendio fino al quinto dell’ammontare di tali emolumenti valutato al netto delle ritenute e per periodi non superiori a dieci anni“.